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Saturday, January 09, 2010

DUE OPERE STUPENDE: "IL GIORNO DELLA CIVETTA" e "IL SINDACO DEL RIONE SANITA' "

Sì, due opere che ho apprezzato tantissimo; due opere che raffigurano forse meglio dei telegiornali e cinegiornali dell'epoca quella che era la situazione italiana più vera e verace!

Il giorno della civetta, romanzo di Leonardo Sciascia pubblicato nel 1961, bistrattato all'epoca della sua edizione dalla critica e dal mondo politico ed istituzionale che negava l'esistenza della mafia.
Il sindaco di rione Sanità, commedia in 3 atti scritta, interpretata e diretta dal grande Eduardo nel 1960, spaccato della vita napoletana e tratto dalla storia di un personaggio realmente esistito.

Certo, vengono descritti e quasi esaltati personaggi che vivono al di fuori della legalità, ma in modo molto diverso da quelli odierni: tanto per fare qualche esempio:

diceva Eduardo sul protagonista della commedia: «Si chiamava Campoluongo. Era un pezzo d'uomo bruno. Teneva il quartiere in ordine. Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano comporre vertenze nel rione Sanità. E lui andava. Una volta ebbe una lite con Martino 'u Camparo, e questo gli mangiò il naso. Questi Campoluongo non facevano la camorra, vivevano del loro mestiere, erano mobilieri. Veniva sempre a tutte le prime in camerino. «Disturbo?» chiedeva. Si metteva seduto, sempre con la mano sul bastone. «Volete 'na tazza 'e cafè?». Lui rispondeva «Volentieri». Poi se ne andava.» (da Wikipedia ndr.);

dice ancora Carlo Giuffrè in un'intervista del26/02/09, tratta dal sito www.teatro.org : "Anch’io – racconta Giuffré – ho conosciuto Campoluongo. Lo chiamavano “nase ‘e cane” per via di quel morso che gli aveva troncato un pezzo di naso, a testimoniare che allora i “guappi” (che non avevano niente da spartire con i camorristi di oggi), non usavano le armi, risolvevano le loro liti per lo più con il corpo a corpo, e avevano un’etica ben precisa, pur agendo al di fuori della legalità. Le donne, i bambini e i vecchi non si toccavano, anzi guai a chi mancava loro di rispetto. Il personaggio che io interpreto (qui ribattezzato Antonio Barracano) era un paladino dei poveri, di tutti quelli che, a suo dire, non avrebbero mai ottenuto giustizia per le vie istituzionali. E allora la giustizia la ristabiliva lui, pagando anche di persona, se necessario. Per questo era rispettato da tutti. Considero questa commedia una sorta di “anti-Gomorra”. Gomorra è una specie di “libro mastro” della criminalità, della camorra, una cronaca tremenda dove non si intravede speranza. Qui, invece, si parla di una realtà diversa, che allora veniva chiamata “guapperia” e il termine spagnolo già di per sé fa la differenza: “guappo” nei paesi iberici ha infatti un significato positivo, indica bellezza, vitalità, ed è un complimento, non un’offesa. Tutta l’illegalità dei “Campoluongo” di allora si limitava al contrabbando di sigarette. Di giorno lui lavorava al Mercadante, di notte girava per Napoli".

Altro esempio di una forma del modo di pensare e vivere e di quella forma di "rispetto" che viveva nella mente di don Mariano Arena, il deus ex machina de "il giorno della civetta"è leggibile nel dialogo che costui ha col capitano dell'Arma Bellodi:
« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »

Due opere che consiglio a tutti di leggere e di vedere!

Oh Yeah!!!

Michael Over

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