...WoW...

Tuesday, January 12, 2010

100!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ebbene sì! Siamo giunti al centesimo post!!!
E mentre pensavo a cosa scrivere per inaugurare questo centenario, rileggendo un po' i vari trascorsi con tutti i loro commenti, le fotografie, le serate ho pensato che forse sarebbe stato più "meritevole" del 100esimo post non un articolo od un pensiero ex novo, ma qualcosa che potesse bene interpretare lo spirito del blog stesso e del suo autore.
Beh, io ho scelto di inserire i commenti che il carissimo Gomez ha spesso inserito dopo aver preso parte (perchè uno come lui prende davvero parte ai concerti, anche quando non suona...!), alle nostre esibizioni.
Pertanto un abbraccio al grande Gomez ed un saluto a tutti da Michael Over ed il suo centesimo POST!!!

Oh Yeah!!!

Michael Over

GOMEZ SAYS:
OverTop brillanti
OverTop riccamente rumorosi.
OverTop precisi.
Non c’era modo musicalmente migliore per salutare il 2009 e metterlo in archivio, sebbene l’aria vibri ancora adesso, avvicinandosi dalle parti de La Tana (provare per credere).
Sono piaciuti a tutti, questo è l’essenziale ma anche il superficiale, questo è insieme l’alfa e l’omega, questa è la differenza tra “una serata che va bene” ed “una serata che spacca”, come ho sentito dire da uno degli spettatori in visibilio che agitava il suo corpo e contemporaneamente un bicchiere di vino rosso.
Ma – si fidi chi legge – non era il vino rosso il principale responsabile dell’allegria che si è scatenata intorno ai musicisti, la notte del 28 (30ndr.) dicembre.
Apriamo una parentesi doverosa, per quanto un po’ scomoda da raccontare.
Non bisogna infatti nascondere una certa aria di scetticismo che ha aleggiato in forma diffusa prima di quest’ultima, eccellente (come poche) esibizione pubblica degli OverTop.
Bisogna infatti sottolineare che:
- due dei cinque componenti dell’inedita line-up non suonano abitualmente con gli OverTop: all’acoustic trio al quale ci siamo recentemente abituati si sono infatti aggiunti Robert Reds, che, per quanto co-fondatore del gruppo, risiede normalmente a Londra, e Dan McDonald (McMichael ndr.) – com’è stato genialmente soprannominato il bravo batterista durante uno spuntino pre-serata, a locale semivuoto e luci basse – che suona regolarmente con (il) Galante ma che non conosceva, prima di provarli, metà dei pezzi in scaletta, com’è ovvio che fosse (c’erano quasi dieci pezzi firmati OverTop);
- le pochissime ore di prove che i ragazzi hanno sostenuto tutti insieme, a causa degli impegni di ciascuno e dei normali impedimenti che spuntano durante le festività natalizie.
Insomma è stato corso qualche rischio ed anch’io – ebbene sì, confesso – ho avuto per un attimo il timore che non filasse tutto liscio, per quanto fossi ben fiducioso nelle doti musicali di tutti i singoli componenti.
Ma i fatti bastano da soli a decretare la riuscita completa della performance!
Ho desiderato sottolineare questo particolare per dare maggior risalto alla qualità che i ragazzi hanno saputo dimostrare sullo striminzito palchetto de La Tana.

Ecco, lo dico a titolo puramente personale: è stata una delle esibizioni più ***CAZZUTE*** di sempre degli OverTop (chiedo licenza d’uso della parolina non proprio elegante), senza per questo sacrificare la precisione e l’armonia melodiosa! Ho assistito buona parte della serata in compagnia di un fedele OverTopper, uno dei numerosi ex-batteristi del gruppo, il quale mi ha confessato, poco prima di salutarci:“E come faccio a tornare a casa, adesso? Mi hanno venire voglia di suonare!”. Era quasi l’una di notte ed avevamo due ore di martellante musica live nelle orecchie. E lui quasi quasi rientrava e si metteva d’impegno a svegliare l’intero vicinato a colpi di batteria, il piccino…So che stava scherzando, ma sappiamo bene che lo scherzo contiene più verità di quanto non si creda.
Le mie preferite: quanto alle OverSongs cito You’re so Strange, Only Star of My Sky e It’s a beautiful day (altro che U2); quanto alle covers hanno eccelso la qualità di Rock’n Roll, I Want It All e Back in Black, che non a caso è stata scelta dai ragazzi come bis finale.
Non era una canzone, ma una bomba al napalm.
A proposito di finale, la mia ipofisi – principale responsabile della produzione di ADRENALINA – ringrazia infinitamente gli OverTop per l’improvvisato ma riuscitissimo medley zeppeliniano, passando per Whole Lotta Love ed Immigrant Song: raga, è stata una roba da sballo, per dirla alla quindicenne maniera.

Sono passati dieci anni dalla loro nascita; si sono sciolti, riuniti, fusi e ricongiunti ancora ma gli OverTop sanno ancora incantare; c’è un pubblico che crede nella loro verve strafottente ed impegnata allo stesso tempo, loro che sono capaci di mettere su il repertorio in un guizzo, che la scaletta dei brani va bene come canovaccio ma poi l’attore strizza l’occhio ed improvvisa – chissene(frega), loro che neanche il tempo di rinascere ex-novo dalle loro ceneri, già sono schizzati sul palco ad accordare strumenti e sorseggiare birra.
Gli OverTop come l’araba fenice. O come il bianconiglio.

5 Comments:

Anonymous Dan McMichael said...

beh... auguri!!! E lunga vita agli overtop!!! :D

12 January, 2010 07:03

 
Anonymous Anonymous said...

Caro Maicolloverr,
l'altro giorno ero fra me e me (quindi eravamo in due) che pensavo: "Ma come mai i gatti hanno i canini ed i cani non hanno i gattini?" quando, ad un certo punto, ho notato un tizio con un cucchiaio in testa. Mi sono avvicinato a lui chiedendogli: "Scusi, ma cosa fa con qual cucchiaio in testa?". E lui prontamente mi risponde: "Mi sto mescolando tra la folla!". Insomma, la vita è strana... ma anche i fianchi non scherzano. Comunque, non vado mai in stazione di notte perchè ho paura dei binari morti!!!

Mi chiedevi un commento? Beh, spero di essere stato il 101esimo!

Marco T.N.T. Gasparrelli

12 January, 2010 07:05

 
Anonymous Anonymous said...

GOMEZ SAYS:

Il commento di "Dinamite" Gasparrelli è formidabile, educato e demenziale tutto insieme. Un minestrone alla Antonio Albanese.

"Ciao sono Epifanio. [...]
Ero un giorno al parco, un parco bellissimo. Un parco di una grande città. Tanta gente, bambini, giovanotti, vecchiettini e tutti parlavano tra di loro. E parlavano anche con me. Uno mi ha chiesto un cucchiaino, uno cento lire, uno una spada e uno un limone. E io gli ho detto: "Ma simpaticissimo, cosa te ne fai di un limone?" "Eh devo farmi una pera". E io gli ho detto: "Ma cosa sei, un mago?" "

Lui che, durante il mio brevissimo e modestissimo passato da articolista di Cult-Time, è stato un punto di riferimento e di ritrovo (dove c'era un portatile connesso in rete, c'era lui), lui che oggi si mette e combinazione vuole che commenti un post - il centesimo di questo blog, che Micheal ha voluto fin troppo gentilmente dedicarmi - che tradisce l'esistenza della vena da scribacchino che corre, sottopelle, in me.

THANK
YOU
OVER/TOP

12 January, 2010 14:33

 
Anonymous Donald Sapphiro said...

Come lassciare un commento decente dopo le aprole roboanti del caro Gomez???????? Michael Michael, nel duecentesimo post voglio un altro commento di Gomez, precisamente quello del concerto che verrà organizzato a Times Square per festeggiare il ventennale degli OverTop... Mi raccomando, inizia a organizzarlo perchè dieci anni passano in fretta... ;)

16 January, 2010 06:21

 
Blogger Unknown said...

è un articolo degno di un giornale di livello nazionale!!!! Se noi siamo stati grandi tu sei stato mastodontico ;)

18 January, 2010 07:12

 

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